Carmen Somaschi: “L’Associazione Vegetariana Italiana trova casa in AAM Terra Nuova”

Cari amici, inauguriamo all’interno del mensile AAM TERRA NUOVA

http://www.terranuovaedizioni.it/aamterranuova_salutee.asp

uno spazio dedicato all’AVI, curato dall’Associazione Vegetariana Italiana e dedicato interamente all’attività e alle tematiche dell’associazione.

 

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I primi 50 anni dei vegetariani

22/01/2011 – Mimmo Tringale

 

Intervista a Carmen Somaschi, presidente dell’Associazione Vegetariana Italiana (AVI) e da circa trent’anni alla testa del movimento vegetariano italiano. Inauguriamo così lo spazio AVI, dedicato interamente alle attività e alle tematiche dell’associazione.

 

Oggi è scontato trovare menu vegetariani nei ristoranti e persino in molte mense scolastiche e aziendali. Panini e piatti senza carne ormai vengono offerti anche negli autogrill, nei punti di ristoro di Trenitalia, così come in aereo. Ma non è stato sempre così. Se oggi ordinare un menu «verde» non appare più come una stravaganza o qualcosa legato a un obbligo religioso, si deve in gran parte all’impegno dell’Associazione Vegetariana Italiana (AVI), che da oltre cinquant’anni si batte per diffondere l’etica vegetariana e tutelare i diritti di chi sceglie di non mangiare carne. La storia del movimento vegetariano inizia negli ultimi anni del Dopoguerra.

Dopo gli anni difficili e grami del conflitto, in tutta la Penisola si cominciava a respirare un’aria di ottimismo e ricchezza. Si cominciavano ad avvertire i primi sintomi del grande balzo in avanti del boom economico, che da lì a poco avrebbe trasformato l’Italia in una delle principali potenze industriali. Furono anni di grandi mutamenti sociali, politici e culturali. Cambia anche il rapporto con il cibo e il modo di mangiare. Nel giro di un decennio la cultura alimentare contadina, ancora fortemente ancorata a quella che proprio in quegli anni prenderà il nome di «dieta mediterranea», assume i connotati decisamente urbani.

La carne, simbolo del nuovo benessere, entra trionfante sulle tavole degli italiani; diventa alimento quotidiano anche nelle famiglie operaie edavvero pochi, e decisamente controcorrente, coloro che s’interrogano sulla salubrità e l’eticità di un così massiccio consumo di carne.

Tra loro vi è uno sparuto gruppo di pionieri, decisamente convinto della validità non solo etica, ma anche alimentare di una dieta senza carne. Saranno loro che da lì a poco daranno vita all’Associazione Vegetariana Italiana. Un rivolo sotterraneo che lentamente vedrà ingrossare le proprie fila, fino a trasformarsi in un impetuoso movimento d’opinione che negli anni ’80 coinvolgerà milioni di persone in Italia e all’estero.

Nel corso degli anni si sono moltiplicate le scuole di alimentazione che mettono in discussione il modello convenzionale, ognuna con sfumature e accezioni specifiche: naturale, macrobiotica, crudista, vegana, fruttariana, igienista per citarne solo alcune, ma certo è che il vegetarismo ha rappresentato e continua a rappresentare ancor oggi il filone più significativo dell’alimentazione etica e sostenibile. Di questo e delle prospettive del movimento vegetariano oggi, a cinquant’anni della sua fondazione, abbiamo chiesto a Carmen Somaschi, presidente dell’Associazione Vegetariana Italiana…

 

La versione completa dell’articolo con l’intervista integrale è disponibile nel numero di Gennaio 2011 di Terra Nuova.

 

Con questa intervista inauguriamo all’interno del mensile uno spazio dedicato all’AVI, curato dall’Associazione Vegetariana Italiana e dedicato interamente all’attività e alle tematiche dell’associazione.

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